Il vino della “Chiana di Catania”: paesaggi aspri, in un lembo di terra battuto dagli elementi nel cuore del Mediterraneo. Teatro di una viticoltura audace che regala vini autentici ed espressivi.
Etna: Fiera, altera, imprevedibile e scostante. L’irruenza della natura ha plasmato sull’Etna un paesaggio dal volto aspro, segnato da solchi cavernosi e rilievi rugosi, arcano teatro di scontro tra elementi della natura. Lava infuocata, trasformata dall’aria in dura pietra, che sprofonda fin negli abissi di un mare cobalto. Cielo turchese smaltato, smerigliato dal vento incessante. Sole violento che trapassa l’atmosfera tersa dell’altitudine con fare insolente. Nuvole veloci che accarezzano curiose la solitaria vetta della montagna. Terra che non ama compromessi e non può lasciare indifferenti. Colori netti, densi e compatti. Non c’è spazio per frivole sfumature, qui dominano il nero cupo e ruvido dalla lava, il verde dei pini e dei castagni, l’argento fluttuante degli ulivi scossi dal vento. Terra minacciosa, compressa e poi esplosa dal mare al cielo. Un vulcano sul margine di un’isola, al centro del Mediterraneo, cuore nero della sua affabulante storia, di miti e di leggende.
Il vino novello
Il vino novello è figlio di questa terra estrema e ne porto nel calice la natura intransigente. Ha il carattere rassicurante e armonioso con un profilo essenziale e austero. Ha la delicatezza di piccoli frutti selvatici che si affacciano all’ombra della roccia affumicata, di erbe della macchia mediterranea e di raffinate spezie. Acidità e tannini rivendicano con nudo vigore il loro spazio, lontani dall’essere addomesticati e addolciti. Quest’autenticità espressiva rende il vino dell’Etna unico.